
Vince la Lega: i medici facciano la spia contro i migranti
di Frida Nacinovich
su Liberazione del 06/02/2009
Comanda la destra. Nel giorno del via libera al disegno di legge sulla "sicurezza" le fotografie del Parlamento ritraggono i leghisti festanti, i nazional alleati mentre applaudono l'ex camerata Gasparri che dice «finalmente una legge a favore degli italiani», il presidente di palazzo Madama Schifani pronto a sospendere la seduta per l'eccessivo brusio. Cinque minuti di pausa, poi si ricomincia e il Senato approva la legge sulla "sicurezza", così come interpreta il termine sicurezza la maggioranza berlusconiana. Buonanotte.
Dentro la legge sulla «sicurezza degli italiani» (in questo modo la definisce Maurizio Gasparri, portavoce del Popolo delle libertà) ci sono norme che classificano i residenti nel belpaese in cittadini di serie "a" e cittadini di serie "b", in serie "b" naturalmente ci sono gli immigrati, razze inferiori. L'opposizione parlamentare di Pd e Idv non ha alcuna intenzione di accettare il confronto, il dialogo, il dibattito politico. La legge è così brutta, antistorica, incivile da far preoccupare perfino la Conferenza episcopale italiana, è tutto dire. Neppure l'Udc di Casini - che pure ha quindici anni di esperienza di lavoro fianco a fianco con Berlusconi, Bossi e Fini - se la sente di appoggiare la strategia politica della maggioranza. Una maggioranza al cui interno prevalgono - nel caso in esame - le più profonde e peggiori pulsioni leghiste. Qualche esempio: la tassa sul permesso di soggiorno (dagli 80 ai 200 euro), la schedatura dei senzatetto, la possibilità per i medici di denunciare i clandestini, la legalizzazione delle ronde di cittadini non armate (non armate solo grazie ad un emendamento approvato all'ultimo tuffo).
Mercoledì governo e maggioranza erano stati battuti tre volte. Ma mercoledì era ieri, oggi è il gran giorno della Lega, i giornalisti di "Telepadania" attendono trepidanti il momento del trionfo fuori dall'aula. «Non ci sarà nessun problema», anticipa il premier Silvio Berlusconi. Infatti. Alle due del pomeriggio il Senato approva il disegno di legge sulla "sicurezza" che ora passa all'esame della Camera. I voti a favore sono 154, 114 i contrari. La solita maggioranza massiccia e muscolare. Pd e Idv parlano di «norme vergogna» e «anti-umanitarie». Rifondazione comunista e la Cgil invitano i medici che potranno denunciare gli stranieri irregolari all'obiezione di coscienza.
Al di là delle parole, delle critiche, delle prese di posizione di chi è fuori dal parlamento (dal Prc, alla Cgil, all'Arci, alle Associazioni dei medici, fino ad arrivare alla Cei, alla destra storaciana), la decisione del Senato è legge. Una mezza legge l'altra metà arriverà alla Camera. E allora sarà una legge intera, fatta e finita, immediatamente applicabile. L'opposizione si appella al buonsenso per non introdurre una norma che «riduce il medico a fare il delatore», costringendo i clandestini a «non farsi curare per paura». Secondo Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd, è stato «valicato il passo che distingue il rigore della legge dalla persecuzione». Niente da fare. Per il presidente dei senatori dell'Udc Gianpiero D'Alia: «Siamo alla barbarie». Parole al vento. Perché la maggioranza berlusconiana tira dritto.
La Cgil valuterà «quali siano le iniziative più efficaci per scongiurare l'applicazione della norma, prime tra tutte la disobbedienza civile e l'obiezione di coscienza», spiega Carlo Podda, segretario generale Funzione pubblica. Invita i medici all'obiezione di coscienza anche il segretario del Prc Paolo Ferrero, che parla di «provvedimento razzista, di chiaro stampo neo-nazista e, soprattutto, dannoso e stupido».
Più in dettaglio l'articolo 39 del ddl sicurezza - che include la norma sui medici - prevede anche il carcere fino a quattro anni per i clandestini che restano in Italia nonostante l'espulsione e fissa tra gli 80 e i 200 euro la tassa sul permesso di soggiorno. Potrebbe bastare, ancora non basta. Sì del Senato pure all'accordo di integrazione per gli immigrati, ovvero il permesso di soggiorno "a punti", articolato per crediti (secondo lo stesso meccanismo della patente). La proposta della Lega stabiliva una concessione di 10 punti iniziali con decurtazione in caso di violazione delle leggi, di non conoscenza della lingua e per non aver raggiunto un buon livello di integrazione sociale. Quasi incredibile ma tutto vero.
Sempre nell'ambito del ddl sulla sicurezza, palazzo Madama dà il via libera all'articolo 46 che introduce le ronde dei cittadini. Grazie all'approvazione di un emendamento del Pd, appoggiato dal governo e dal relatore, viene specificato che non dovranno essere armate. Profonda padania. L'articolo 44, anch'esso approvato, indica infine che i senzatetto devono essere schedati in un apposito registro.
Chiusura con uno dei protagonisti della giornata parlamentare, il leghista Federico Bricolo che si rivolge al Pd con queste testuali parole: «Voi siete i razzisti, sempre e comunque dalla parte degli stranieri, invece di difendere gli italiani onesti che pagano le tasse». Perché gli immigrati per Bricolo sono evidentemente tutti malfattori. Razze inferiori insomma.
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