
Crisi costruita a tavolino. Oltretevere soddisfatto Anche troppo, Vaticano «deluso» da Napolitano Berlusconi ha esaudito le richieste
La Santa Sede si è affrettata a smentire contatti tra il premier e Bertone
Fulvio Fania
Ignobile. Il cinismo non ha dunque limiti; la tragedia di Eluana, il dolore del padre, il drammatico dilemma che attraversa le coscienze, tutto è stato piegato alla bassa cucina di un vergognoso calcolo politico. Che Berlusconi parli ancora di coscienza provoca solo tristezza. O rabbia. Più che al confine tra la vita e alla morte il premier ha pensato a quanto possa essergli utile un conflitto diretto e aperto con il Capo dello Stato.
Berlusconi ha sferrato quindi un attacco senza precedenti al Quirinale, portando il Paese ad una crisi istituzionale che sembra disegnata a tavolino da Licio Gelli.
Aveva raccomandato ai suoi ministri di accondiscendere ai voleri vaticani sul "fine vita". Perché la guerra a qualsiasi forma di eutanasia è stata assunta quasi ad emblema di questo pontificato sempre più in difficoltà col mondo moderno. Ma anche perché su altri fronti i vescovi non erano molto contenti: i soldi per la scuola privata sono meno di quanto promesso, sulla famiglia hanno incassato solo belle parole mentre Berlusconi ha dato il via alla caccia all'immigrato, ciò che indigna non solo preti di strada ma anche strutture istituzionali della Cei come le Caritas.
Bisognava corroborare le simpatie d'Oltretevere e il caso Eluana si prestava. Se mai ha nutrito qualche dubbio in proposito non era per il volto logorato di Beppino Englaro ma per qualche sondaggio che gli rivelava il parere contrario della maggioranza degli italiani. Ma alla fine ha prevalso l'arroganza. In tutti gli aspetti: il governo sono io e decido io, il decreto d'urgenza è l'unico strumento di governo, il Presidente non può interferire sulle mie valutazioni e se non firma convoco il parlamento e in 48 ore faccio approvare una legge come dico io. In questo assalto alle regole democratiche le Camere vengono ridotte al rango di cavalier servente, una mera formalità, un arnese da scagliare contro il Quirinale. E se il Capo dello Stato resta legato alla Costituzione, vorrà dire che si cambierà anche quella. Per Berlusconi la strada verso il Colle diventerà una passeggiata.
Anche per questo ha ritenuto conveniente mettere in croce Napolitano, incolparlo implicitamente di "omissione di soccorso", addittarlo al ludibrio delle sacre stanze. Il Cavaliere non ha mai gradito lo scambio di cortesie tra il Presidente e il Papa, quella certa sintonia che magari faceva storcere il naso, per opposti motivi, agli osservatori laici.
In queste ore Berlusconi incassa i primi elogi di parte vaticana. La Santa sede ha negato che siano intercorse telefonate tra il cardinale Bertone e Berlusconi prima del Consiglio dei ministri. Certe smentite sono prassi. D'altra parte il sottosegretario Gianni Letta, gentiluomo di Sua Santità, è ambasciatore permanente tra le due sponde. Ma adesso? Per il Vaticano sarà davvero tutto semplice? Il governo ha eseguito i desiderata più ratzingeriani ma se la crisi istituzionale italiana si aggravasse l'imbarazzo sarebbe notevole. Tra pochi giorni all'ambasciata d'Italia presso la Santa sede si festeggeranno gli 80 anni del Concordato con Napolitano, Berlusconi e Fini. I vertici vaticani temono un ennesimo incidente diplomatico provocato dalla propria politica: una linea di restaurazione che riabilita i lefebvriani, promuove le campagne integraliste in difesa di una vita che non c'è più e pretende che la propria legge sia legge di tutti.
Liberazione 07/02/2009
Contatti
Via Giacomo Acqua 3
TEL-FAX 0731-56776
prcjesi@gmail.com
Manifestazione nazionale per l'apertura della campagna elettorale
Gaza - Fermiamo il massacro
Scarica e diffondi:
Video da Gaza
nigelparry.com/news/video-from-gaza.shtml
Adozione a distanza di bambini palestinesi










IN EDICOLA DAL 6 MARZO
Richiedi la tua copia con Liberazione...
Acquistiamo il terreno del presidio NO DAL MOLIN!
26.03.09 – Le norme applicative dell’accordo separato che vogliono uccidere la libertà
di contrattazione e il contratto nazionale
Scarica il testo : documento pdf.pdf (282,7 kB)