Sbarramento al 4% alle europee: uno scambio di favori fra Berlusconi e Veltroni. La conferenza stampa di Ferrer

28.01.2009 13:19

Sbarramento al 4% alle europee: uno scambio di favori fra Berlusconi e Veltroni. La conferenza stampa di Ferrero

mercoledì 28 gennaio 2009
 
 
ferrero_chianciano.jpg Clamorosa iniziativa del segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero che, per protestare contro il possibile accordo tra maggioranza e Pd di imporre la soglia del 4% di consensi per accedere al parlamento europeo, ha convocato una conferenza stampa di protesta proprio davanti alla sede del partito Democratico, al Nazareno.

“Siamo di fronte a un mercimonio tra Berlusconi e Veltroni – ha rilevato il segretario rispondendo alle domande dei giornalisti - in cui Berlusconi sceglie di salvare Veltroni a scapito della democrazia del paese, in cambio probabilmente di posizioni più morbide sulle intercettazioni, sul federalismo o sul rinnovo del Cda della Rai”. E “Veltroni sta appoggiando lo sbarramento al 4% perché sa che il Pd elettoralmente è in caduta libera. Non si rende conto che creando un bipolarismo tra simili ed escludendo le sinistre, consegnerà il governo al centrodestra per i prossimi 40 anni”.
Sull'ipotesi di un cartello elettorale di tutte le sinistre, Ferrero ha osservato: “La legge non è stata ancora approvata. Quindi non dobbiamo correre. Il paziente è ancora in sala di rianimazione, non è ancora morto”.

Il segretario del Prc non intende però boicottare le alleanze nelle elezioni amministrative: “Le due cose vanno tenute separate”. E alla domanda se non teme uno sbarramento anche per le amministrative, Ferrero ha denunciato che “già lo stanno facendo. Nel Parlamento siciliano, su iniziativa di un deputato del Pd, e' stato approvato lo sbarramento al 5%'.

Tornando sulla questione delle elezioni europee, il leader del Prc ha detto che si tratta di una “legge ad personam inaccettabile”. “La cosa folle poi – ha sottolineato – è che chi in Europa voterà Pd, Di Pietro e Berlusconi sosterrà lo stesso governo, l'unica opposizione siamo noi quindi in Italia ci sarà solo un gran teatro”.

“E' un vulnus nel sistema democratico – ha detto concludendo - per questo abbiamo chiesto in una lettera inviata stasera di essere ricevuti dal Capo dello Stato per chiedere un intervento”.
 
 
Roma, 28 Gennaio 2008 

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