Pd Robin Hood a metà: 500 milioni dai redditi alti

12.03.2009 13:32

Fabio Sebastiani


Una tassazione "una tantum" del 2% a carico dei redditi sopra i 120mila euro. Contro Dario Franceschini, leader del Pd, ieri sono piovute accuse di "veteromarxismo" e di "estremismo". Ma a veder bene, a parte il tono da Robin Hood, la proposta di prelevare 500 milioni appena dalle tasche dei ricconi del Paese, vale appena la metà di quanto ha proposto un paio di settimane la Cgil. Siamo in realtà nell'area della cosiddetta "tassa di scopo", insomma: risorse che dovrebbero servire a tamponare le situazioni di povertà e quei casi di precariato che non sono coperti da ammortizzatori sociali, più che interventi strutturali e redistributivi.
Il Pd, in poche parole, cerca di tallonare il Governo Berlusconi sul tema della crisi economica. E su questo sembra ricevere addirittura l'attenzione della Lega. E' stato lo stesso senatur Umberto Bossi, ieri, a lasciarsi scappare che «in un periodo di crisi», una proposta del genere «può anche andar bene».
Con i 500 milioni raggranellati, per il segretario del Pd, «andrebbe rifinanziato il sostegno al Terzo settore previsto dalla legge quadro 328, nonchè il Fondo sociale per i comuni che il governo ha tagliato di 300 milioni». Franceschini si è detto «consapevole» del fatto che si tratti «di una risposta parziale, in attesa di una riforma strutturale» dell'assistenza ai poveri, su cui il Pd sta lavorando a un ddl. «Ma non possiamo dire alla gente "in attesa delle riforme cavatevela da soli"».
Tra le risposte immediate suggerite dal leader del Pd, già nell'agenda di Prodi, c'è, inoltre, «il contrasto all'evasione fiscale con la tracciabilità dei pagamenti e il limite al pagamento in contanti».
Scontato il plauso delle associazioni di volontariato, che avevano sottolineato il rischio di essere «travolte» dall'onda di richieste; e scontato l'appoggio dei dirigenti del Pd, come Pier Luigi Bersani, Livia Turco, Anna Finocchiaro, Antonello Soro o del governatore dell'Emilia Vasco Errani, la proposta ha ricevuto subito l'ok incondizionato della Cgil. «Trovo giusta la proposta e condivido le modalità di intervento», ha detto il segretario generale che ha anche proposto di raddoppiare il periodo di cassa integrazione ordinaria. In attesa di portare la richiesta al Governo, se ne discuterà all'incontro con Cisl e Uil la prossima settimana.
«Il Governo non può pensare di risolvere i problemi con la social card», ha aggiunto Epifani.
Il tema dell'unità sindacale pare stia molto a cuore al leader del Pd Franceschini che ieri ha usato parole piuttosto perentorie. «L'unità sindacale diventerà inesorabile perchè serve un sindacato unito e forte più che segnato da divisioni interne», ha detto nel corso di una intervista televisiva.
Sulla tassazione dei redditi oltre i 120mila euro, il giudizio del Prc è stato di insufficienza. Il segretario, Paolo Ferrero, ha parlato di «elemosina di Stato», «per giunta una tantum». «Si tratta di una foglia di fico tanto per far finta di esistere, che non ha alcuna relazione con la soluzione della crisi economica e con il crescente disagio sociale», si legge in un comunicato a firma del leader del Prc. «In Italia - ha aggiunto - la distribuzione del reddito si è spostata in modo criminale verso i profitti e le rendite a scapito di stipendi e pensioni: 10 punti di Pil negli ultimi 25 anni, vale a dire 160 miliardi di euro tolti ai poveri e dati ai ricchi». Rifondazione propone un intervento più organico, dalla lotta all'evasione fiscale all'aumento della tassazione delle rendite finanziarie (quello deciso dal Governo Prodi e mai diventato legge anche grazie all'ostruzionismo fatto da Franceschini nella sua qualità di capogruppo alla Camera, ndr), dalla tassa sulla ricchezza per i patrimoni sopra i 500.000 euro alla tassa di successione per i patrimoni sopra i 500.000 euro. E poi ancora, la Tobin tax per bloccare la speculazione finanziaria, e l'aumento strutturale delle aliquote dei redditi sopra 70.000 euro.
A parte Bossi, la maggioranza di Governo ha usato toni piuttosto aspri contro la proposta di Franceschini. Il sottosegretario al Tesoro Luigi Casero ha parlato di «demagogia» e Maurizio Gasparri di «propaganda»; Daniele Capezzone ha detto che la proposta «spaventa le fasce più elevate» mentre serve «indurre chi sta meglio a spendere di più». Altri esponenti del Pdl, Come Maurizio Lupi o Raffaele Vignali, entrambi di Cl, accusano Franceschini di ispirarsi agli «slogan» delle «sinistra più retriva». «Io di sinistra? Mi viene da ridere - ha detto il leader - io mi ispiro a Giorgio La Pira». Oggi alla Camera il governo dovrà rispondere ad un'altra proposta del Pd, quella sull'assegno di disoccupazione: verrà infatti votata la mozione che impegna il governo e istituirla con decreto.


12/03/2009

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