Ministro Brunetta quel sondaggio è una bufala

25.03.2009 13:58

di Antonio Sciotto

su Il Manifesto del 25/03/2009

Nel suo iper-efficientismo, che rischia seriamente la bulimia da esposizione mediatica, il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta ne ha combinata un'altra. Si è inventato un «sondaggio» per scandagliare il mare magnum dei precari: e così due settimane fa ha spedito 10 mila email (parola sua) a tutte le amministrazioni, pretendendo che i dirigenti denuncino la presenza di atipici nei propri uffici. Chi risponde, bene - ha spiegato - e chi non risponde vuol dire che nasconde la polvere sotto il tappeto, e in quel caso dovranno essere gli stessi precari a protestare perché il capo compili il modulino.
Un meccanismo basato sull'assoluto spontaneismo, che in 14 giorni avrebbe però colto qualche decina di migliaia di precari. E ieri, facendo le dovute proiezioni dalla sala stampa di Palazzo Chigi, il ministro ha concluso che al 31 marzo non si aspetta più di 40 mila atipici in tutta italia, dei quali solo poco più di 10 mila «stabilizzabili». Drammatica allucinazione nell'Italia dei treni svizzeri di Berlusconi, puntuali e inarrestabili in un Belpaese che non soffre la crisi, mentre dietro le quinte i convogli perdono pezzi, i bagni sono stracolmi di fogna e i pendolari inzeppati negli scompartimenti.
Dov'è la scientificità di questo sondaggio? In tre settimane un mucchio di email arraffazzonate dovrebbe sostituire i dati della Ragioneria dello Stato? Numeri ufficiali che, presentati dallo stesso ministro il 10 marzo scorso, registravano nel 2007 ben 112.489 persone solo tra i tempi determinati, non includendo cococò, Lsu, interinali...
Senza contare che l'Anci (comuni), l'Upi (province) e le Regioni il 19 marzo hanno scritto una lettera a Brunetta, chiedendo di concordare insieme le modalità di un eventuale sondaggio. E intanto la gran parte degli enti locali ha ordinato ai dirigenti di non rispondere al ministro, vista l'inaffidabilità e l'improvvisazione del «sondaggio»

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