
Inps: il 2009 sarà record di cassa integrazione. E spunta l'ipotesi «gabbie»
di Sara Farolfi
su Il Manifesto del 10/01/2009
Un emendamento prevede cig differenziate per regioni. Allarme Cgil. Ma il ministro Sacconi nega: «Critiche preconcette»
Gabbie salariali in arrivo per gli ammortizzatori sociali? Uno degli emendamenti presentati ieri al (cosiddetto) decreto anticrisi prevede, per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga - destinata alle aziende o settori che a norma di legge non ne avrebbero diritto e alimentata da fondi pubblici - la possibilità di «trattamenti modulati e differenziati» a livello regionale o locale. Secondo Fulvio Fammoni (Cgil), due sono le possibilità: «O ci si riferisce alla possibilità di trattamenti diversi tra lavoratori magari dello stesso gruppo a seconda dell'area geografica oppure, fermo restando il tetto uguale per tutti, di una diversa ripartizione delle quote tra stato e enti locali». Nulla di buono in entrambi i casi, osserva la Cgil, trattandosi o dell'introduzione di gabbie salariali per gli ammortizzatori sociali o comunque di una marcata divisione tra regioni ricche e povere. «La solita critica preconcetta», dice il ministro del lavoro Maurizio Sacconi, precisando che «l'emendamento non si riferisce alla dimensione del sussidio del lavoratore, che deve essere garantito ovunque nella stessa misura, ma alla diversa mescolanza di finanziamento che si può produrre tra fondi dello stato, delle regioni e, ove possibile, degli organismi bilaterali».
Ma secondo la Cgil, è l'intero decreto ad essere «sbagliato e, in alcuni casi, a rischio di incostituzionalità». In causa c'è soprattutto l'odiosa norma che prevede che nelle piccole imprese i lavoratori abbiano diritto al sussidio pubblico (in questo caso si tratta del sussidio di disoccupazione) solo qualora ci sia stato l'intervento preventivo degli enti bilaterali. Che significa condizionare un diritto all'azione di enti privati costituiti tra imprese e sindacati a titolo facoltativo (ma la norma suggerisce la volontà di renderli obbligatori...). Non solo: il diritto a percepire qualsiasi «sostegno al reddito» è subordinato alla firma da parte del lavoratore di una «dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o a un percorso di riqualificazione professionale». Anche oggi l'accettazione di un altro lavoro è condizione sine qua non per ottenere il sussidio ma «l'accanimento sul punto, senza mai dire peraltro quale debba essere la congruità tra il lavoro che si perde e quello che eventualmente si trova, induce al pensiero che la crisi sia colpa del lavoratore», nota Fammoni.
Una riunione in Cgil (con i segretari generali di categoria e dei principali territori) ha fatto ieri il punto sul decreto. Le modifiche da chiedere si vorrebbero unitarie e concordate con Cisl e Uil, ma anche su questo terreno l'accordo tra i sindacati confederali è tutt'altro che scontato: l'ipotesi di «gabbie salariali» per dire non ha sollevato neppure una rimostranza ieri da parte di Cisl e Uil. Anzi. «Con Cisl, Uil e Confindustria, il decreto anticrisi è stato discusso nei dettagli - scandisce il ministro Tremonti - Con la Cgil il dialogo è un pò più difficile, speriamo nel futuro».
Nella sostanza il decreto non stanzia un euro in più per gli ammortizzatori sociali. Nonostante il presidente dell'Inps abbia definito, ieri, il 2009 come «un anno record per la cassa integrazione». «Il governo garantisca le risorse per la cig in deroga nelle regioni che hanno esaurito i fondi», chiede Cesare Damiano (Pd). Qualcosina è stato fatto invece per gli esercenti del turismo e del commercio: una sorta di «prepensionamento» che dà diritto a un sostegno al reddito (pari alla pensione minima, 516 euro al mese) per chi chiude bottega a tre anni dalla pensione. «Nessun onere per lo stato» - si è affrettato a chiarire ieri il governo - trattandosi di un ammortizzatore finanziato da un contributo specifico a carico di tutti gli iscritti alla gestione pensionistica Inps.
Contatti
Via Giacomo Acqua 3
TEL-FAX 0731-56776
prcjesi@
Manifestazione nazionale per l'apertura della campagna elettorale

Gaza - Fermiamo il massacro
Scarica e diffondi:
Video da Gaza
nigelparry.com/news/video-from-gaza.shtml
Adozione a distanza di bambini palestinesi










IN EDICOLA DAL 6 MARZO
Richiedi la tua copia con Liberazione...
Acquistiamo il terreno del presidio NO DAL MOLIN!
26.03.09 – Le norme applicative dell’accordo separato che vogliono uccidere la libertà
di contrattazione e il contratto nazionale
Scarica il testo : documento pdf.pdf (282,7 kB)