Il Pd difende solo a parole la Costituzione

14.02.2009 14:23

di Marco Dal Toso *

su Liberazione del 14/02/2009

Caro direttore, è abbastanza evidente che sia in atto nel Paese un tentativo di modificare (a medio/lungo termine) la Costituzione; tentativo che vuole concentrare i poteri in capo al primo Ministro in senso "bonapartista", che vuole rafforzare i poteri dell'esecutivo a discapito del Parlamento, che tende a limitare l'autonomia della magistratura, che vuole rompere la coesione sociale, l'unità istituzionale (art.5) e la solidarietà politica ed economica fra la Repubblica e i diversi territori tramite il federalismo fiscale. Per questi motivi, ritengo ambigua la posizione del Pd disposto a difendere a parole la Carta Costituzionale e i suoi principi, ma nei fatti corresponsabile di un voto favorevole sul sistema elettorale europeo (per definizione di opinione e non elettivo di governo nazionale) che introduce sbarramenti antidemocratici; disposto a dialogare con la maggioranza parlamentare sul tema del federalismo fiscale che, così come disegnato dalla legge delega approvata al Senato, aumenterà le disuguaglianze fra le regioni, potrebbe minare i livelli delle tutele occupazionali, aumenterà i costi e la complessiva pressione fiscale per far fronte alla devoluzione delle funzioni amministrative. Occorre ritornare a promuovere i comitati sorti in tutto il Paese in difesa della costituzione repubblicana; siamo consapevoli che,in questa fase politica, vada rilanciata l'idea di applicare la carta costituzionale sui temi del diritto al lavoro (art.1 e 4 della Costituzione), del diritto di sciopero (art.40) del diritto ad una retribuzione dignitosa (art.36), ad una scuola pubblica (art.33 Cost.) libera ed efficiente e di altri diritti civili e sociali garantiti e riconosciuti dal nostro ordinamento costituzionale. L'unica norma costituzionale che potrebbe essere modificata è quella prevista dall'art.138: per modificare la Costituzione deve essere prevista definitivamente una maggioranza qualificata dei due terzi e non una maggioranza semplice. Del resto questa modifica è allo stato l'unica richiesta avanzata dal Comitato nazionale Salviamo la Costituzione (per aggiornarla e non per demolirla). Le altre modifiche, lasciamole stare.

* Commissione Giustizia e problemi dello Stato federazione Prc Milano

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