Il lupo e l'agnello

03.02.2009 20:18

di Dino Greco

su Liberazione del 03/02/2009

Accadono cose curiose nell'incartapecorito mondo della politica italiana. Fra queste, merita un posto privilegiato la polemica ingaggiata contro Liberazione da Giorgio Tonini, del coordinamento del Pd. La pietra dello scandalo è rappresentata dal poster - diffuso insieme al nostro giornale - con cui il Prc attacca Walter Veltroni, responsabile di aver concordato «con il principale esponente dello schieramento a lui avverso» una soglia elettorale di sbarramento del 4% per l'ingresso al parlamento europeo. Il nostro censore si indigna, fa sapere che "il confine è stato passato" e che l'attacco, politicamente scorretto, sarebbe non soltanto incivile, ma persino "pericoloso", perchè indicherebbe in Veltroni non già un avversario, ma un nemico. Parole gravi. E del tutto infondate. Lo dimostra il fatto che nessun argomento è stato speso per contestare i contenuti del poster. Non la violenza del patto leonino con cui i due partiti maggiori vorrebbero cambiare le regole elettorali a ridosso delle elezioni. Non la pervicace intenzione di ridurre la politica (e la democrazia) a gioco bipolare a bassa intensità. Non la sponda prestata all'attacco senza precedenti portato al maggior sindacato italiano, la Cgil. Il capovolgimento della realtà ha del prodigioso: il Pd, che insieme a Berlusconi congiura per l'epurazione della sinistra dall'Europa, è la vittima; il Prc, che reagisce e protesta, diventa, con un gioco di prestigio, il carnefice. Ricordate la favola di Fedro, Lupus et agnus ? Il lupo sbranò l'agnello dopo averlo accusato di inquinargli l'acqua che scorreva dal ruscello dal quale entrambi si abbeveravano. «Ma il lupo stava più in alto» chiosava sarcastico l'autore.

Cerca nel sito

Contatti

Paritito della Rifondazione Comunista - Circolo Karl Marx Jesi Via Giacomo Acqua 3 TEL-FAX 0731-56776