Il corpo delle donne non si usa

26.01.2009 13:55

Anita Sonego


I fatti di Primavalle e di Guidonia non devono farci (soltanto) denunciare, per l'ennesima volta, la violenza sulle donne. Questo giornale ha promosso, più di ogni altro, riflessioni e dibattiti evidenziando la pervicace incapacità dell'intera società ad affrontare in maniera reale questa "emergenza". Anche la sinistra continua non solo ad ignorare la parte "arcaica" presente nella sessualità maschile ma anche a non voler collegare il ripetersi di queste violenze, uccisioni e stupri di donne, al collasso degli istituti preposti all'educazione alle relazioni umane tra le quali quella tra i sessi è particolarmente segnata da un mix di sopruso e dipendenza, bisogno e oppressione, amore e violenza, paura e desiderio. Si continua ad esaltare la famiglia come fantasticato luogo del dispiegamento della cura dei sentimenti senza vedere "di che lagrime grondi e di che sangue", quando tutta l'organizzazione sociale del lavoro e del tempo libero sono imperniati sui valori della produttività e del consumo. La scuola introduce il sette in condotta e le classi differenziali per gli stranieri come antidoto all'incapacità di un progetto educativo alla convivenza tra diversi. Le forme di aggregazione tradizionali, come i partiti, sono ridotte ad apparati per far carriera. Le associazioni "benefiche" dispensano "un piatto per amor di dio" mentre a Lampedusa la popolazione è in rivolta contro gli sbarchi dei sopravvissuti ai naufragi. La sinistra, che un tempo considerava l'urbanistica una scienza che aveva a che fare con la vita dei cittadini, ha lasciato scorazzare i palazzinari nelle periferie delle grandi città. Leggiamo le dichiarazioni di esimi esponenti del Pd di fronte allo stupro di Primavalle e restiamo attoniti. Il ministro-ombra Cerami: «E' un altro caso Reggiani. Le ronde militari, propagandate come una panacea, dove stanno?» e Paola Concia, membro della commissione giustizia alla Camera, che ho conosciuto in tante battaglie per i diritti dei gay e delle lesbiche: «Ci spieghi il sindaco perché è scomparsa l'illuminazione da tante zone di Roma». Ma di che cosa stanno parlando? Si riduce tutto a qualche lampione o a nuovi militari nelle periferie! Viene da pensare che si sia davvero smarrita ogni capacità di comprendere la complessità di una società in crisi, che sta cambiando anche per l'esodo di intere popolazioni ridotte alla fame dalla globalizzazione capitalistica. Ancora una volta il corpo delle donne viene usato per una misera battaglia tra le parti. Il Pd, alla ricerca di consenso, usa la miseria sessuale ed umana per chiedere più controllo, più ordine invece di pretendere più socialità, più giustizia e rispetto dell'umanità di ogni individuo. No. Noi donne non permettiamo che il nostro corpo sia usato né dagli stupratori né da politici privi di prospettive e di progetti per una nuova umana convivenza.

 

Da Liberazione del 24/01/2009

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