«Hamas senza strategia, ma dobbiamo dialogare»

23.01.2009 13:38

di Fra. Marr.

su Liberazione del 23/01/2009

Ashraf Juma leader e parlamentare di Fatah nella Striscia

Il Dr. Ashraf Juma, leader e parlamentare di Fatah a Gaza ci accoglie nel suo ufficio di Rafah, all'estremo sud della Striscia di Gaza. Varcata la soglia d'ingresso c'è una foto di Marwan Barghouti ammanettato che alza le braccia al cielo in segno di vittoria, immagini di Arafat da giovane combattente e da anziano Rais dei Palestinesi, accanto a ritratti del Presidente Abbas. Juma è il leader di Fatah a Gaza venuto allo scoperto con denunce su persecuzioni nei confronti degli uomini legati all'Anp a Gaza da parte di Hamas. Anche se all'esterno del suo ufficio non ci sono insegne, tutti lo conoscono. Da qualche giorno è impegnato a mettere insieme testimonianze e denuce su omicidi e gambizzazioni di esponenti di Fatah avvenute a Gaza all'indomani del cessate-il-fuoco. Una volta raccolte le prove, dice, convocherà una conferenza stampa. Il suo ufficio lo conoscono bene anche gli uomini di Hamas, che gli hanno fatto visita prima della guerra, sfasciano tavoli, computer, imbrattando le pareti. E' stato anche aggredito, «ma nulla di grave», dice sorridendo dietro la barba corta e il vestito a doppio petto scuro.

Perchè Hamas ha compiuto un blitz nel suo ufficio?
Forse perchè è un ufficio che serve il popolo, gente di tutti gli orientamenti, non solo quelli che mi hanno votato. Evidentemente questo non piace ad Hamas. Mi vengono a chiedere pareri o aiuti, e ciò da fastidio.

Sulla stampa locale ed israeliana circolano versioni contraddittorie rispetto alla partecipazione attiva degli uomini di Fatah alla guerra. Ci dice come sono andate le cose?
Quarantatrè esponenti delle Brigate martiri al Aqsa (ala armata di Fatah) sono stati uccisi durante la guerra. Erano delle zone del nord. Lì hanno combattuto. Ma in molte altre zone Hamas non ha voluto riconsegnargli le armi, forse perchè avevano paura di una insurrezione contro di loro. Gli uomini di Fatah volevano combattere perchè la guerra è stata un'aggressione contro tutti i palestinesi non solo contro Hamas.

Il parlamentare di Hamas, Salah Bardawil ed il portavoce a Gaza, Fawzi Barghum, hanno apertamente accusato di collaborazionismo all'Anp, in particolare per l'omicidio mirato dell'ex ministro Siam. Che ne pensa?
Ho trovato imbarazzanti le accuse fatte dai due. Non capisco come mai non parlato durante la guerra, ma solo a tregua avvenuta.

Cosa pensa del fatto che i leader di Hamas si siano nascosti durante la guerra?
Il sentimento cambia a seconda, diciamo, delle convinzioni. Comunque in generale sono stati capiti. Sono stati apertamente minacciati di morte, sapevano di essere un bersaglio. Comunuqe a Gaza durante la guerra tutti cercavano di nascondersi, le strade erano vuote. La differenza tra i leader di Hamas e Fatah, è che quelli di Hamas hanno dove nascondersi. Forse nei tunnel, forse sottoterra.

Hamas ha dichiarato vittoria. Lei come vede il post cessate-il-fuoco?
Dal proprio punto di vista Hamas ha certamente ottenuto una vittoria in questa questa guerra. L'aver portato, non i palestinesi, ma Gaza, nelle piazze del mondo, del Medio Oriente, nel Mondo islamico, ha creato una sorta di identificazione di Gaza con il movimento islamico, mettendo da parte il progetto nazionale della creazione di uno Stato palestinese basato sulla soluzione dei due Stati, in cui lo Stato palestinese comprende West Bank e Gaza. Questa guerra ha dato ad Hamas un pretesto per parlare di resistenza palestinese. Cosa che ammalia molte menti nel mondo islamico. E' stata una chance in più data a Hamas. A guardare la cosa sotto vari aspetti, va detto anche che la leadership di Hamas è rimasta sorpresa dalla risposta militare di Israele. Io sono un ex combattente. Da giovane ero un leader delle brigate di Fatah. Poi ci siamo fermati convinti che fosse tempo per la pace. Ma ora quasi quasi ci ripenso, perchè Israele non sa niente della pace.

Quanta gente a Gaza la pensa cosí?
Mettiamola in questi termini. Io sono un contadino di Gaza e gli israeliani arrivano e mi distruggono tutto il terreno, davanti ai miei fligli. Oppure sono un cittadino di Beit Lahya, Rafah o Zaitun (quartiere a sud di Gaza City), e ci ho messo venticinque anni a costruirmi una casa. E non sono di Hamas. Arrivano gli israeliani e la casa non c'è più. Cosa crede? Queste persone, i loro figli, sono una bomba ad orologeria vivente. E' chiaro dove voglio arrivare? Durante la guerra non sono state distrutte o danneggiate solo case di Hamas, ma case di palestinesi. Pensi ai senza tetto di questa guerra, che sentimento avranno verso Israele. A Gaza poi c'è tanta gente che si sente presa nel mezzo tra Israele e Hamas.

Cosa pensa delle strategia dei Qassam?
Strategia? Credo che i risultati dimostrano che Hamas non abbia nessuna strategia. Non erano preparati a questa guerra. La sola vittoria che vedo oggi è della gente di Gaza che si è subito rimboccata le maniche ed ha reagito per tornare alla normalità. Dal punto di vista politico la sola cosa da fare ora, nonostante tutto è il dialogo tra Hamas e Fatah. Altrimenti ricaschiamo in un circolo negativo.

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