G20/morte no global: nicotra, Prc: cancellare il G8 della Maddalena

02.04.2009 13:29

 

giovedì 02 aprile 2009

“Un’altra morte tra i manifestanti , come quella di Carlo Giuliani. Questi vertici illegittimi seminano due volte la morte : con le loro fallimentari politiche neoliberiste imposte all’umanità e con la repressione poliziesca.” E’ quanto afferma, in una dichiarazione, Alfio Nicotra, responsabile nazionale  Pace e Movimenti  del Partito della Rifondazione Comunista.
 

“Londra palesa al mondo l’esistenza di un sentimento popolare contro i responsabili della crisi economica – prosegue Nicotra -  è una cambio di paradigma fondamentale. Torna infatti  lo scontro tra il basso e l’alto. Per anni le classi dominanti e la destra  hanno depistato l’opinione pubblica fomentando una guerra tra poveri e istillando xenofobia, scontri di civiltà e razzismo.  A Londra invece del Rom o del migrante il nemico ha il colletto inamidato della city finanziaria, dei frequentatori della Borsa, dei banchieri, dei responsabili di una capitalismo predatorio che sta mandando sul lastrico milioni di famiglie e di lavoratori.”
Nicotra, che nel 2001 era uno dei portavoce del Genoa Social Forum chiede “la cancellazione del summit del G8 previsto a Luglio a La Maddalena .”  Un vertice che per l’esponente del Prc “ può e deve essere sostituito da una sessione straordinaria sulla crisi economica globale dei legittimi organismi delle Nazioni Unite.”
“Il G8 o il G20 sono istituzioni ademocratiche e medioevali perché selezionate in base al censo – precisa Nicotra – gli 8 ricchi che decidono per il resto del mondo . Un fatto inconcepibile. In più le loro ricette economiche hanno palesemente fallito.”
“Non vogliamo nuove Diaz o nuove Bolzaneto.- conclude Nicotra –  non dimentichiamo che ancora nessuno ha pagato per il sangue innocente di Carlo Giuliani . Non vogliamo nuove notti cilene con la polizia usata per reprimere la rabbia dei popoli contro i fautori della catastrofe finanziaria. Cancellare il G8 sarebbe una cosa di buon senso, un risarcimento verso chi perde il lavoro o è costretto alla fame o alla morte per malattie curabili. Comunque sia il movimento no global non solo non è morto ma rappresenta una delle più grandi speranze dell’umanità. Se decideranno di tenere comunque il G8, il movimento li assedierà e non avranno tregua.”
Roma, 2 aprile 2009

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