Ferrero: governo nega futuro a precari P.A. e mette in discussione con la Ue pensioni donne

04.03.2009 13:27

 

martedì 03 marzo 2009
Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale Prc-Se

 

Berlusconi vorrebbe negare per decreto legge il futuro a 200 mila precari della pubblica amministrazione, e cioè a coloro che da anni, di contratto in contratto, garantiscono servizi essenziali a beneficio dei cittadini. Si profila un atto politico gravissimo, da parte di un governo irresponsabile che vuole negare il futuro a un numero molto consistente di famiglie italiane scegliendo, come sempre, il modo peggiore per affrontare gli effetti della crisi sulla vita concreta delle persone.

Riteniamo inconcepibile che lo Stato italiano licenzi di fatto 60.000 lavoratori totalmente privi di ammortizzatori già a luglio 2009, su una platea totale di circa 500.000 lavoratori coinvolti dallo stop alle stabilizzazioni nell'arco dei prossimi 3 anni.

Ma non è finita qui. Apprendiamo anche che l’esecutivo presenterà all’Unione europea, nei prossimi giorni, un parere tecnico per adeguare nella pubblica amministrazione, a partire dal gennaio 2010, l’età pensionabile delle donne a quella degli uomini. Una misura che Sacconi e Brunetta hanno già prefigurato nelle scorse settimane in nome della parità tra i sessi. Al contrario, tale scelta dimostra la volontà di livellare verso il basso le condizioni materiali di lavoratori e pensionati, attraverso una decisione che si concilia solo con l’impianto antipopolare del governo delle destre.
E' esattamente il contrario di quanto va fatto, nell'ambito di una crisi devastante in cui i lavoratori e i pensionati, fissi o precari che siano, vanno aiutati e non penalizzati o esplusi o lasciati soli.

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Ufficio stampa Prc-Se

 

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