
E l'Onda si autoinvita nel grand hotel di lusso del signor Magnanapoli
di Adriana Pollice
su Il Manifesto del 19/12/2008
L'Onda arriva all'Hotel Romeo. Inaugurato giovedì scorso, simbolo del lusso ostentato per meno di una settimana, funzionante ma sotto sequestro, «sembra la metafora del capitalismo: arrogante, parassitario ma inconsistente» raccontano i ragazzi, una cinquantina, che ieri pomeriggio hanno attuato il blitz. Partenza da piazza San Domenico, cuore della protesta universitaria a Napoli, e via verso il porto. Obiettivo l'ex palazzo Lauro, sede operativa della flotta che fu del Comandante che da sindaco gestiva il sacco della città nel dopoguerra. Oggi l'edificio è tutto uno sfavillio di acciaio e vetro, dalle forme sinuose, progettato da Paul Noritaka Tange, figlio del celebre Kenzo, per accogliere i facoltosi croceristi. Sulle porte d'accesso, sorvegliate dal portiere in livrea, la scritta «Romeo», omaggio stilizzato al re del mattone partenopeo, e immediatamente sotto, almeno per un paio d'ore, ha campeggiato lo striscione «Chiuso per crisi. Sotto a chi tocca».
Invasione pacifica e chiassosa, megafoni e slogan, ma in un ambiente dall'atmosfera lunare, sospesi in una terra di mezzo, tra la piazza sede del comune e i vicoli alle spalle del porto. Ospiti quasi non ce ne sono, marmi e cristalli, fontane e armature giapponesi, pareti retroilluminate, divani rossi e neri, poltrone e wengè, disegni stilizzati e colori pop, un mix al limite del chic per colpire l'immaginazione e nessuno su cui fare effetto.
I ragazzi entrano, la resistenza dei dipendenti è poco convinta, anche loro si sentono molto precari e poi gli universitari non sono arrivati a mani vuote, con loro hanno l'onda card, la carta di credito del movimento con cui autoapplicarsi la riduzione delle tariffe, «mica come quella di Tremonti, la nostra funzione sicuro, basta rivendicare il proprio diritto all'accesso ai servizi a costi calmierati» dichiarano procedendo alla distribuzione. Dal lunge bar tutto cristalli ci fanno un pensierino, intanto che non c'è nessuno a cui servire cocktail o il costoso sushi, mentre si avvicinano a informarsi anche i napoletani che passano su via Marina: «E' meglio che mi prendo questa, che la social card a me non me la danno, pure se sono pensionata e non tengo una lira, pare che sforo. Ma allora mi dovevo proprio morire di fame?» sorride una signora mentre scappa verso piazza Municipio.
Due mondi che girano a due velocità. La gente comune indebitata e il lusso ostentato. Megafonaggio e cori contro l'hotel ma anche contro l'inaugurazione cittadina, in contemporanea ieri pomeriggio, della nave da crociera più grande d'Europa, la "Fantastica", targata Msc dell'armatore sorrentino D'Aponte, ospite d'onore Sophia Loren, che fornirà la lussuosa scenografia al G8 se si terrà alla Maddalena. Vip e testimonial famosi proprio come una settimana fa per Romeo. «La crisi c'è e qui si fa sentire da tempo - racconta uno degli ideatori del blitz - ma invece di utilizzare gli strumenti economici per sostenere la spesa sociale, le poche risorse disponibili finiscono attraverso la politica nelle tasche dei soliti amici degli amici. La novità è che non vogliamo più pagare per loro». Lo slogan più gettonato «La casa è un diritto, l'affitto una rapina, mandiamo Romeo a vivere in cantina». Per ora è rinchiuso nel carcere di Poggioreale, ma tutti si aspettano che torni presto nel suo palazzo di Posillipo con spiaggia privata, «gliel'abbiamo pagata noi» commenta il gruppo mentre si ritira, in attesa di una nuova «onda anomala».
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