Dalla periferia al mondo: Gaza siamo anche noi

16.01.2009 13:22

di Marco Sferini *

su Liberazione del 16/01/2009

Riuscire a far sentire un poco della tragedia umanitaria che si sta consumando a Gaza. Riuscire a far idealmente percepire il rumore delle bombe sganciate dagli aerei dell'aviazione israeliana. Riuscire, in poche parole, a comunicare con i savonesi - e non solo - che là nella piccola Striscia, larga appena 12 km nel suo punto di confine con l'Egitto, c'è una vera guerra, c'è un quotidiano massacro che non lascia scampo a nessuno del milione e mezzo di palestinesi che lì vive, lavora, studia, fa politica.
All'inizio avevamo pensato ad un seminario su Gaza e sui mille problemi della Palestina occupata da Israele: un appuntamento da tenersi però un poco più in là nel tempo. Poi ci siamo resi perfettamente conto che il tempo stringeva, che i morti si contavano di minuto in minuto (mentre scriviamo la cifra degli omicidi israeliani sale a 1.037 e i bambini vittime di questa carneficina sono oltre un quarto. I feriti sono più di 4.000).
E, allora, ci siamo detti che non c'era neppure per noi tempo da perdere, per una città di provincia come Savona, dove la guerra, qualunque guerra, sembra lontanissima, ma dove la generosa partecipazione di tutti i democratici e le persone che hanno a cuore i diritti umani e la pace ha sempre segnato un punto di importante incontro della comunità progressista di questa città, di questa provincia rivierasca.
Così abbiamo lanciato un appello che, in parte, riprendeva il deliberato della Direzione nazionale del nostro Partito e lo abbiamo proposto a tutti: partiti politici della sinistra, ecologisti, democratici, associazioni antirazziste, Arci, Anpi, Aned, sindacati, singoli cittadini, Donne in nero, Amici del Mediterraneo, Forum Sinistra Europea, trovando in tutti una risposta immediata di adesione alla fiaccolata che domani, sabato 17 gennaio, si snoderà per le vie di Savona partendo da piazza Mameli alle 17.45.
Tradizione vuole che alle 18, ogni sera, dal monumento in ricordo delle vittime di tutte le guerre, rintocchino 21 colpi di campana - uno per ogni lettera dell'alfabeto - per rendere omaggio a chi crepò sotto il piombo di un fratello come ne "La guerra di Piero". Dopo questa cerimonia, partirà il corteo aperto da uno striscione bianco con sopra la bandiera palestinese e la scritta "Pace e libertà in Palestina", unitamente alla foto di Yasser Arafat.
Noi invitiamo tutti i cittadini e le associazioni che ancora non lo avessero fatto ad unirsi al corteo, a partecipare alla fiaccolata con le loro bandiere, gli striscioni e a prendere una fiaccola in mano per dire con forza un NO alla violenza della guerra, alla politica criminale del governo israeliano contro i palestinesi.
Chi volesse esprimere pubblicamente la sua adesione sul volantino che sarà distribuito nel corso della manifestazione può inviare una mail a: m.sferini@tiscali.it oppure telefonare alla federazione provinciale del Prc allo 0198387066, chiedendo di Piera Barberis e/o del sottoscritto.
Dimostriamo che non siamo alla periferia delle guerre, ma che le viviamo con un dolore se non uguale, almeno simile a quello che provano coloro che, in un asilo, non trovano più i giochi e i libri di testo su cui studiare, ma solo le macerie provocate dai bombardamenti e i loro compagni di scuola in qualche diroccato ospedale di Gaza City dove mancano medicinali e le più elementari strumentazioni per cucire anche solo una ferita. Dimostriamo che possiamo essere una comunità mondiale oltre che locale. Partecipiamo tutte, partecipiamo tutti alla fiaccolata di domani a Savona.
Grazie per quello che ognuno di voi potrà e vorrà fare.

*responsabile Organizzazione Prc Savona

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